
Come abbiamo approfondito negli scorsi articoli, una delle particolarità più interessanti di un social media come Instagram è la capacità di mettere in contatto utenti di diversi tipi in un rapporto di orizzontalità. Il profilo di un influencer, per esempio, non è così diverso da quello di un’azienda rinomata, per lo meno per quanto attiene al numero di funzionalità che esprime il canale di comunicazione e la modalità di utilizzo.
Le Stories, in un questo senso, hanno un’importanza centrale. A differenza degli altri tipi di post che incontriamo maggiormente negli altri social, infatti, queste istantanee della durata di ventiquattro ore hanno la capacità di instillare nell’utente la sensazione che il muro, che solitamente divide il pubblico dal brand, si rompa.
Per mezzo delle Stories si costruisce un rapporto di vicinanza tra prodotto e pubblico che amplia l’orizzonte delle possibilità di comunicazione sul web.
Quello che però bisogna evitare è di inondare, di conseguenza, il pubblico di ads e news sulle offerte del periodo. Piuttosto, le Stories diventano uno strumento affidabile ed efficiente nel diffondere quelli che sono i tratti solitamente più nascosti di un brand ma che, una volta mostrati, sono capaci di creare identità e riconoscimento. In poche parole, stiamo parlando della visibilità dello stesso luogo fisico di lavoro, i lavoratori del brand, le storie quotidiane e ogni tipo di “sbirciata” nella vita quotidiana di un’azienda. Diventa in questo modo facile capire perché il rapporto che si dà su Instagram è di vicinanza, e perché costituisce una frontiera che, per certi versi, è totalmente nuova per le strategie di comunicazione.
Pensare a un’ottima strategia per le Stories è un po’ come pensare al backstage di un set cinematografico. La pellicola è il risultato di duro lavoro e costituisce il prodotto finito che arriva alla gran parte del pubblico. Il backstage invece mostra quello che c’è dietro al duro lavoro, come avviene la produzione e il modo in cui i membri dell’azienda vivono il processo di creazione. E’ questo che dà profondità a una realtà, che ne illumina le sfaccettature e la rende più credibile di altre.
In conclusione c’è da dire che – certo – questo è solo uno dei tanti modi con cui utilizzare lo strumento delle Stories. Ciò non toglie che pensiamo sia uno dei più fortunati e dei più aperti a nuove pratiche di comunicazione.