Forse la forma più famosa e diffusa di crowdsourcing è il crowdfunding (finanziamento collettivo).
Questa strategia consiste nell’appellarsi alla comunità per ottenere i fondi necessari ad avviare un’attività o a realizzare un progetto, siano essi di natura pubblica o privata, di beneficenza o lucrativi.
Proprio grazie alla comunicazione diretta e immediata permessa da internet, il crowdfunding ha visto uno sviluppo impressionante negli ultimi dieci anni. Questo perché questa forma di crowdsourcing ha messo direttamente in contatto chi sta realizzando il progetto con la folla che vi è interessata.
Quando si tratta di un finanziamento collettivo volto a consentire lo sviluppo di un nuovo prodotto, il finanziatore avrà la possibilità di seguirne gli sviluppi ed intervenire per migliorarlo, potendo comunicare direttamente con gli altri utenti e con lo sviluppatore (si tratta di una vera e propria forma di consumer empowerment).
Il crowdfunding costituisce un’ottima strategia per quanti volessero iniziare un business o realizzare il loro primo progetto, portando spesso ad ottimi risultati quando si ha un progetto ben definito che viene comunicato chiaramente. I risultati ovviamente richiedono del tempo e forse non è la scelta ideale per quanti hanno alte aspettative nel breve termine.
Anche per i business avviati si può rivelare una pratica vincente, se utilizzata come strumento per raccogliere dati sull’interesse che la comunità ha nei confronti di un nuovo prodotto, e dunque con un fine e con dei parametri completamente diversi dall’uso tradizionale.
In altre occasioni il crowdfunding viene utilizzato per realizzare progetti a beneficio del pubblico o caritatevoli. Esempi in merito li troviamo quando sul sito DeRev vennero raccolti un milione di euro per finanziare la ricostruzione della Città delle Scienza a Napoli, distrutta in un incendio nel 2013. Questa ed altre iniziative si sono dimostrate di grande successo grazie alla trasparenza che spesso accompagna questo metodo di raccolta fondi e alla comunità che si forma online a sostegno della causa.
Analogamente siti come gofundme.com vengono utilizzati per chiedere aiuto all’utenza non solo per realizzare sogni, ma spesso per affrontare delle spese mediche (nei paesi dove la sanità non è gratuita) o per chiedere aiuto in momenti di difficoltà economica. La comunità che si costruisce è quindi raccolta dalla volontà di aiutare il prossimo.
Le piattaforme più importanti di crowdfunding sono: Kickstarter (che ha da poco compiuto 10 anni), Indiegogo, gofundme, DeRev e Ulele. Più avanti in questa serie parleremo approfonditamente delle varie piattaforme.