Con il diffondersi delle forme di apprendimento online, si è reso necessario un modello di riferimento per la produzione dei contenuti formativi: è così che nasce il modello SCORM. Ogni agenzia ed ente che realizza questi strumenti, infatti, può attenersi a degli standard comuni per rendere i learning object compatibili in diversi contesti e piattaforme.

 

Il modello SCORM

Il modello Shareable Content Object Reference Model (SCORM) nasce con l’iniziativa dell’Advanced Distributed Learning (ADL), ente governativo statunitense. L’organizzazione si pone l’obiettivo di diventare polo di ricerca e sviluppo in merito alle piattaforme di apprendimento online, proprio nel periodo in cui, per la prima volta, l’e-learning inizia a diffondersi. Per questo nei primi anni del Duemila formula il cosiddetto “modello SCORM”, finalizzato a normativizzare gli standard di costruzione dei learning object al fine di renderli compatibili i diversi sistemi di e-learning.

La versione più recente del modello è del 2009 (“SCORM 1.3”).

 

Quali sono i parametri dello SCORM?

Il primo requisito richiesto dal modello SCORM è l’archiviazione di ogni LO per mezzo dei metadati, raggruppati in un file denominato “imsmanifest.xml” e che raggruppa le informazioni identificative del contenuto.
In secondo luogo, ogni LO deve comunicare con il Learning Management System attraverso una API, raccogliendo e ricevendo dati e analitiche sull’utilizzo dell’utenza. Il linguaggio utilizzato per questa funzione è Javascript.
Infine, il terzo requisito richiede che il LO sia interoperabile, ovvero che sia riutilizzabile su diverse piattaforme e LMS senza perdita di prestazioni digitali. 

Oltre a questi requisiti, i LO devono essere compressi in file .zip che contengono le risorse per svolgere le funzioni di cui abbiamo appena parlato. Spesso questo formato è invece il PIF, coniato dalle iniziative relative allo SCORM e che è acronimo di “Package Interchange Format”. Sebbene il nome del contenitore sia diverso, fondamentalmente contiene gli stessi contenuti e le stesse risorse. 

L’importanza del modello SCORM è da ricercare nei fondamenti che caratterizzano le piattaforme di e-learning. La dinamicità, infatti, e la modularità sono principi che diventano effettivi soltanto quando la complementarità delle piattaforme, l’autonomia e l’interoperabilità dei contenuti sono garantite da un sistema che rende i learning object riutilizzabili. E’ per questo che il modello SCORM rappresenta un valore fondamentale nella costruzione dei sistemi di apprendimento online.