Come agenzia di marketing e comunicazione seguiamo la realizzazione dei progetti dalla loro fase di sviluppo fino a quella di gestione della relazione con il pubblico. In questa rubrica vogliamo approfondire la scelta e la realizzazione del packaging di prodotto: un elemento centrale nel costruire l’identità di un progetto. I materiali sono numerosi e così le loro varianti: cominceremo dai cartoni e, in particolare, i cartoni ondulati.
I cartoni ondulati
Il cartone ondulato è uno dei materiali più comuni nel settore del packaging e degli imballaggi, soprattutto per il grado di sostenibilità ambientale e riciclo che è in grado di offrire.
La sua struttura è caratterizzata da due fogli piani di cartone (chiamati “copertine”) con in mezzo uno strato di cartone ondulato, tenuto insieme da collanti naturali come amido di mais o fecola. Chiaramente questo modulo può ripetersi nel caso in cui il cartone ondulato sia a più di uno strato.
Questa particolare struttura offre ai cartoni ondulati una certa resistenza e rigidità che si manifesta nella tenuta a seguito di urti, durante i quali la parte ondulata è in grado di assorbire efficacemente l’impatto, rendendo questo materiale adatto per molti progetti di packaging.
L’ecosostenibilità
Una delle caratteristiche più attraenti di questo materiale è sicuramente la sua riciclabilità al 100%. Oltre a essere un materiale relativamente economico, infatti, risulta totalmente biodegradabile e riutilizzabile, causando un impatto ambientale tra i più lievi e meno dannosi.
In Italia l’80% del materiale utilizzato nella produzione di cartone ondulato proviene dal macero, e soltanto il restante è costituito da fibra vergine derivante dalle foreste. Questa importante caratteristica sta, negli ultimi anni, alzando l’attenzione che è rivolta a un materiale che, per quanto ci sia passato sottomano innumerevoli volte, ha ancora tanto da insegnare.