Dietro l’originalità di un packaging c’è spesso la semplicità dei materiali. Nel realizzare packaging di prodotto è utile pensare a quanto i dettagli sappiano comunicare le caratteristiche, l’identità e i valori di un’azienda. Come agenzia di comunicazione e marketing ci occupiamo della realizzazione di packaging di prodotto che siano in linea con la cultura aziendale e capaci di comunicare in maniera efficace questa identità ai consumatori.
I legni sono tra i materiali che offrono le maggiori possibilità di utilizzo per realizzare il packaging che rappresenti al meglio il prodotto in tutte le sue sfaccettature.
Come si può facilmente notare, il legno è uno dei materiali più usati nel mondo del packaging e del design, dal momento che si presenta in diverse forme, tutte piuttosto comuni: dal compensato alla carta, dalla polpa ai pannelli.
Ogni tipo di legno presenta tratti caratteristici che distinguono non soltanto il materiale ma l’identità stessa di un prodotto o di un brand. La consistenza, l’odore e l’aspetto sono piccole sfumature che garantiscono un risultato complessivo del tutto diverso in base alle nostre scelte. Per questo motivo è importante conoscere le differenze tra i diversi tipi di legno e le loro caratteristiche.
Per cominciare facciamo riferimento alla distinzione fondamentale tra le tipologie di legni: legni teneri e legni duri.
Questa definizione trae spesso in inganno, poiché la “durezza” o meno del materiale è calcolata attraverso una procedura che registra il marchio lasciato sul legno da un corpo, a seguito di una certa pressione. Per questo, legni che risulterebbero a prima vista teneri e leggeri, sono a volte classificati come legni duri.
Tralasciando gli aspetti tecnici relativi alla struttura e alla produzione del legno per design, che affronteremo in successivi articoli, poniamo l’attenzione sull’impatto ambientale dell’utilizzo del legno.
Di per sé i diversi legni sono certamente eco-sostenibili, biodegradabili e non inquinanti: al di là della possibilità del riciclo e della rinnovabilità, il processo di produzione non lascia un impatto ambientale degno di nota nelle diverse fasi (raccolto, segagione, essiccazione).
Ciò non toglie che, come per molte altre cose, la questione dell’impatto ambientale non è racchiusa in un suo utilizzo individuale o ristretto, ma è riveniente da un processo complessivo, in cui negli ultimi anni risaltano le deforestazioni, per esempio, nei paesi in via di sviluppo. Per questo, al fine di scongiurare il rischio di utilizzo di legni provenienti da raccolti illegali o non rispettosi dell’ambiente, si utilizzano certificati che testimoniano l’origine e il percorso seguito dal materiale.