
La bellezza delle donne vista da Demarchelier
Nato in Normandia nel ’44, Patrick Demarchelier è ritenuto uno tra i più importanti fotografi di moda al mondo.
Si appassiona alla fotografia quando, in occasione del suo compleanno, riceve una semplice Kodak: aveva solo 17 anni. A questa passione che diventerà la sua professione unisce l’interesse per le sfilate di moda ed è questa la ragione per la quale si trasferisce a Parigi, capitale delle passerelle.
Negli anni Sessanta in questo ambiente incontra Hans Feurer, all’epoca una autorità in merito alle fotografia di moda ed affina le sue capacità iniziando a collaborare con riviste del settore come le prestigiose Marie Claire ed Elle. A metà degli anni Settanta si sposta a New York dove avrà modo di guadagnarsi una fama a livello mondiale tanto da lavorare in modo continuativo con Harper’s Bazaar, Elle, Vogue, Esquire, Life, Arena Homme, Newsweek, Glamour, Rolling Stone.
Nel 2005 e nel 2008 realizza i servizi per il Calendario Pirelli ed è contattato per le campagne promo di Chanel, Ralph Laurent, Giorgio Armani, Calvin Klein, Louis Vuitton, Versace, Ferrè, Lacoste, Richmond, YSL, Elisabeth Arden, Revlon, Dior, Tommy Hilfiger, Céline e altri famosi Brand.
Ritratti si, ma solo con Demarchelier
Il suo modo di scattare immagini è così particolare perché Demarchelier è capace di imprigionare proprio quell’istante nel quale il soggetto da fotografare si dimentica della ragione per la quale sta posando. In questo modo riesce a captare quella spontaneità che va al di là di una gestualità studiata a tavolino. Le più belle donne del mondo hanno voluto posare solamente per lui come Linda Evangelista e Kate Moss ma anche tante stelle del cinema e dell’ambiente del cinema e della musica.
Sue sono le cover di molti album di Madonna, Céline Dion, Elton John, Britney Spears, Quincy Jones e Mariah Carey ma si è anche occupato di locandine di importanti pellicole tra le quali: James Bond – La morte può attendere, Lo sbirro, il boss e la bionda, Laguna Blu, Cuori Ribelli, Blow Out, Qualcosa di travolgente, Dick Tracy, Sex and the City e Bugsy. La fama di Demarchelier aumenta per essere stato il fotografo ufficiale di Lady Diana e dei reali britannici. Particolare non da poco conto dal momento che è il primo fotografo ad occuparsi della famiglia reale a non avere la nazionalità britannica.
Stile
Molte le esibizioni che hanno visto i suoi lavori esposti a partire dalla sua prima personale tenutasi alla Galleria Tony Shafrazi nel 1996.
La frase che ama ricordare spesso recita: ‘Un fotografo è qualcuno di fragile. Ci si deve rinnovare sempre. Per me ogni lavoro è una nuova sfida. Quel che è stato fatto prima, va dimenticato’. Infatti per Patrick Demarchelier ogni compito è un nuovo traguardo da raggiungere che non deve rinnegare quella che è la sua filosofia di lavoro che molti hanno definito ‘Demachelier touch’ per via di un personalissimo ed elegante gusto che gli fa cogliere i momenti dove, la naturalezza del soggetto, emerge prepotente.
Per questo fotografo, i momenti migliori nei quali prestare il massimo dell’attenzione sono all’inizio e alla fine di una sessione fotografica in quanto caratterizzati da una naturale spontaneità che, entrando nel vivo del lavoro, viene contaminata dal senso di responsabilità del soggetto che falsa le sue vere emozioni. Patrick continua a percorrere la sua strada come se fosse sempre il suo primo giorno, indipendentemente dal fatto che, per la sua celebrità, è stato citato anche nel film ‘Il diavolo veste Prada’.