La progettazione della User Experience è un processo complesso che si fonda su diversi approcci e discipline.
Tra queste ci sono il design della comunicazione, il branding, il marketing, la human-computer interaction e lo human factor.
La varietà degli sguardi che convivono nella UX Design lascia emergere la complessità che caratterizza la progettazione per siti web e app.

 

Prendendo le mosse dal libro di Jesse James Garrett, “The Elements of User Experience”, prendiamo come punto di riferimento lo schema proposto dall’autore per suddividere in fasi la progettazione della UX. Considerando che lo schema procede lungo un continuum che va dalla fase più astratta a quella più concreta, analizziamo in breve i diversi livelli, cominciando da quello più basso.

 

Strategy

Il primo passo da compiere nella progettazione della User Experience sta nell’analizzare i connotati generali del prodotto che si intende creare. Di cosa si occupa l’app, a chi si rivolge e perché gli utenti dovrebbero utilizzarla: sono tutte domande che necessitano di una risposta durante questo stadio.

 

Scope

Successivamente, si chiariscono nel concreto gli elementi che soddisfano gli scopi appena definiti. Si tratta, in sostanza, dei requisiti funzionali e di contenuto. I primi sono costituiti dalle funzioni interne all’app, che corrispondono agli obiettivi pratici immaginati per il prodotto. I requisiti di contenuto, invece, sono dati dalle informazioni e dai media che completeranno e arricchiranno l’interfaccia.

 

Structure

La fase “Structure” consiste nel mettere in ordine gli sviluppi ottenuti nel gradino precedente, dando forma e gerarchia alle funzioni e ai contenuti previsti. Al termine di questa fase, si avranno chiare le modalità e i tragitti con cui un utente naviga sulla piattaforma. Per questo, la fase di “Structure” è suddivisa in due componenti: l’Interaction Design, riferita all’organizzazione delle funzioni e al loro livello di priorità, e l’Information Architecture, relativa invece ai contenuti.

 

Skeleton

Per “Skeleton” si intende la prima fase in cui si costruisce operativamente l’apparato visivo con cui l’utente si relazionerà. Infatti, è la prima fase in cui vediamo in azione l’Interface Design (di cui abbiamo parlato nello scorso articolo). Vengono prodotti i primi wireframes delle schermate e si lavora sul Navigation Design, ovvero la struttura visiva di navigazione sulla piattaforma. Rientrano in questo insieme anche i tasti, le funzioni, i blocchi di testo. 

 

Surface

In quest’ultima fase si passa alla definizione degli aspetti grafici come il layout, i colori, il typeface, etc. Non si tratta di pura estetica: il Visual Design dell’app influenzerà notevolmente l’esperienza d’uso dell’utente, determinando non poco il livello di engagement che ne conseguirà.

 

Questo è il modello proposto da Jesse James Garrett, che ha contribuito notevolmente, nella storia della User Experience, a chiarificare molti dei punti chiave del processo. Deve essere però inteso come un canovaccio che, se utilizzato senza flessibilità, rischia di diventare una gabbia. Non è una rigida tabella di marcia: ogni progetto è diverso e non esiste una formula che valga per ogni occasione, per ogni sito web o per ogni app.

 

Anche per questo, approfondiremo altri modelli e altri aspetti nei prossimi articoli.