Non capita tutti i giorni di poter lavorare con chi in cucina è capace non solo di sperimentare, ma perfino di innovare. Così, quando è arrivata l’opportunità di collaborare alla nuova campagna di comunicazione visiva di Uovo à Pois, non ci abbiamo pensato due volte.
Uovo à Pois è un marchio, ma prima di tutto è un modo di intendere la pasticceria. Non solo design e gusto, ma ricerca creativa: i suoi dolci, integrali al 100%, non contengono latte e derivati né margarina, eppure sono buonissimi. E chi pensa che non possano esistere meringhe senza uovo resterà stupito nello scoprire che sì, possono eccome.
Sarà per la passione per un’arte tanto speciale, sarà per il suo passato da chimico, ma l’inventore dell’uovo magico di talento ne ha da vendere. Alberto Paciaroni ha solo 29 anni, ma di strada ne ha già fatta tanta. Alle spalle tante esperienze: dalla Parolina al Magnolia a La pergola, ha lavorato con personalità del calibro di Romano Gordini, Iside De Cesare, Noda Kotaro e Heinz Beck, per approdare nel 2012 alla pasticceria con Marcella Argiropulos nel suo Almondart.
E dunque, ecco la sfida per Loomen: come rendere visivamente in modo creativo ed efficace un mondo fatto di scienza, ricerca e gusto? Come essere “artigiani dell’immagine” per chi dell’artigianalità ha fatto il proprio punto di forza? Attraverso i colori, ci siamo detti. E le forme.
L’obiettivo del nostro lavoro era di veicolare un’idea di equilibrio pur giocando con forme e contrasti. Si trattava di mantenere un aspetto ludico pur esaltando le caratteristiche del prodotto, sia in termini estetici sia qualitativi.
Così è nata Synesthesia, una serie di quattro scatti colorati e geometrici in cui il prodotto è al centro della scena, supportato da linee e contrasti netti. Da un lato si richiama l’idea di scienza, dall’altro quella di contaminazione percettiva (sinestesia / cinestesia), giocando con il naming in linea con le scelte dell’Uovo à pois di scherzare con le parole (come in Search / Sacher).
Con Synesthesia ci siamo divertiti, ma soprattutto abbiamo raccolto una sfida: quella di dimostrare come un’immagine non sia solo un mero supporto per un’attività imprenditoriale, ma un veicolo fortissimo per il messaggio corporate, in grado di catturare l’attenzione dello spettatore, colpirlo e influenzare la percezione che ha di noi.
Realizzare questo progetto per una realtà che ha fatto dell’innovazione e della ricerca la sua cifra stilistica, ci ha dato una motivazione (e una marcia) in più per farlo al meglio.