Wilbur Schramm – Modelli e campi d’esperienza
Nonostante la pluralità di modi di vedere i meccanismi di comunicazione, anche Wilbur Schramm prende come punto di riferimento il modello matematico-informazionale sorto al principio della riflessione comunicativa, ma lo estende aggiungendo delle “variabili”.
Il modello delle funzioni comunicative
All’inizio degli anni Sessanta viene elaborata una delle teorie più importanti ed influenti sui processi comunicativi. L’autore ne è un linguista di origine russa, Roman Jakobson, che basandosi sulle conclusioni del modello matematico-informazionale di Shannon e Weaver formula un modello che apre nuove piste d’indagine e nuove argomentazioni concettuali.
Informazione e comunicazione: la teoria ipodermica
Il secondo modello di cui andiamo a parlare è prodotto di un sociologo americano, Harold Lasswell, che, immerso nel contesto tra le due guerre mondiali, con i primi mezzi di comunicazione di massa in rapida diffusione e pratiche propagandistiche fortemente pressanti comuni a tutte le grandi potenze mondiali, dà avvio ad una serie di ricerche e teorie che si propongono di mettere al centro la comunicazione di massa.
Shannon & Weaver – Modello matematico informazionale
Il “modello matematico-informazionale”, concepito inizialmente da Shannon, aveva come obiettivo la sistematizzazione di una teoria che desse modo di rendere più efficienti i sistemi telefonici, partendo dagli elementi essenziali di un processo comunicativo: la fonte (soggetto A), il codificatore, il canale, il recettore ed infine il ricevente (soggetto B).
Ma è possibile trasporre questo modello alle dinamiche comunicative umane?
Informazione e comunicazione. Tra parole e immagini
Definire in poche parole, o in pochi articoli, cosa voglia dire “comunicare” non è certo una sfida da poco. Ci proviamo in questa nuova rubrica: informazione e comunicazione.