Double game di Sophie Calle: se il lettore diventa “voyeur”
Double Game di Sophie Calle non è un romanzo, non è un volume artistico, non è un libro fotografico: è piuttosto un diario che si presenta al lettore in una duplice veste, letteraria e visiva. Non solo restituisce le riflessioni dell’autrice rispetto ad un particolare avvenimento o episodio, ma mette il lettore innanzitutto nella posizione di voyeur seriale della quotidianità altrui.
Same but not – i gemelli di Annette Schreyer
Parlare dei gemelli non è mai cosa facile, neppure se lo si fa attraverso le immagini. Quello dei twins, che siano identical o meno, è un universo complesso, frastagliato, all’interno del quale le emozioni scorrono in modo peculiare e spesso incomprensibile al resto del mondo.
Philip Lorca DiCorcia e il duo Theresa Hubbard & Alexander Birchler
Se la fotografia è effettivamente lo specchio della realtà, quanto valgono dei ritratti “in posa”? In parte è stata questa la domanda che ha dato origine ad Hustlers, il lavoro datato 1990-‘92 di Philip Lorca di Corcia, in cui un valore ad ogni foto viene addirittura assegnato.
Women – le donne di Leibovitz e Sontag
Women è un progetto nato a quattro mani, quelle di Annie Leibovitz e Susan Sontag, fotografa e scrittrice unite nella vita professionale e personale. È una riflessione sull’immagine delle donne a chiusura di un’epoca, appena prima dell’inizio del nuovo millennio: la pubblicazione del libro data infatti 1999.
The last exit – Tribute to my father
The Last Exit è un libro, ma prima ancora è un viaggio. Un viaggio nella memoria, attraverso le generazioni. Nelle immagini, attraverso le foto. Nelle parole, attraverso i ricordi. Nella storia, attraverso i cimeli.
Il ritratto nella mobile photography: Michael O’ Neal
Quello del ritratto nella mobile photography è un tema molto vario, perché vari sono i modi in cui viene trattato. Ad approcciarlo sono in molti: questa volta vogliamo proporvi lo stile di Michael O’ Neal, autore di numerosi progetti. Sul suo sito, accanto a lavori più tradizionali, sono raccolti anche alcuni scatti che rientrano nel campo della mobile photography, e che ci fa piacere prendere ad esempio.
Gioele, l’autismo secondo Fabio Moscatelli
Gioele è un tipo di poche parole. Ma sul suo quaderno scrive storie lunghe e intricate di misteriosi animali, leoni domestici, anaconde e ragni-lupo. Disegna anatre che cucinano e zebre a strisce colorate. Gioele ha un punto di vista. E dal suo punto di vista, il cavallo nitrisce e le galline coccodano.
Coastline: il quotidiano e l’assurdo nella Cina di Zhang Xiao
“Il mare è l’inizio della vita e dei sogni”. È probabilmente per questo che Zhang Xiao, autore di Coastline, ha deciso di ripercorrere i 18.000 km di costa cinese alla scoperta dei paesaggi al confine col mare, realizzando il libro fotografico che abbiamo scelto per il mese di luglio.
Il ritratto: Irving Penn e Nigel Parry
Il ritratto fotografico ha portato di fronte ad un gran numero di persone un genere già molto utilizzato in pittura. Un genere complesso, perché la buona riuscita di un ritratto è qualcosa che va oltre al senso estetico o alla capacità tecnica del fotografo. Quello che emerge da un ritratto affonda le radici nella psicologia, e non può prescindere in alcun modo dal rapporto che viene a crearsi fra il fotografo e il soggetto nel breve tempo dello shooting.
Graciela Iturbide – El baño de Frida
La Casa Azul di Coyoacán, residenza messicana di Frida Kahlo e oggi museo a lei dedicato, è una costruzione cobalto, decorata da quadri alle pareti e mobili colorati. Un’esplosione di luce e policromia, in cui tutte le stanze sono aperte al pubblico. Tutte, tranne una.
Graciela Iturbide apre la porta di quell’unica stanza che rivela il bagno di Frida.