Cosa cambia tra luce puntiforme e luce diffusa in fotografia?

La luce di una sorgente luminosa puntiforme si propaga in linea retta e in tutte le direzioni. Questa tipologia di sorgenti, come può essere ad esempio il sole data la distanza dal soggetto, creano ombre nitide. Con la luce emessa da una sorgente puntiforme, il confine tra la parte illuminata e le ombre prodotte è dunque nitido e ben delineato.

Ma cosa succede se il raggio luminoso è diffuso, ad esempio in seguito ad una riflessione su una parete bianca?

In questo caso si parla di luce diffusa. I raggi luminosi non sono più diretti, creando in questo caso ombre morbide dai contorni incerti. Questo perché la luce proviene da una sorgente di ampie dimensioni (sempre considerando la dimensione del soggetto e la distanza del soggetto stesso dalla superficie di riflessione) e dunque il soggetto viene illuminato da una luce morbida e diffusa.

Capire le differenze tra luce diretta e luce diffusa è il primo passo per la scelta dell’illuminazione in una fotografia. La qualità della luce e il tipo di ombra hanno una grande importanza per il risultato finale, per quello che si vuole esprimere in una fotografia.

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