Quella della Wisdom of the Crowd è una nozione che accompagna la civiltà dalle sue origini, la cui validità è stata lungamente discussa. Si tratta della capacità di una comunità di operare scelte non solo meglio del più intelligente e preparato di essa, ma anche meglio della somma delle sue parti.

Non è una discussione semplice, né conclusa. Se da un lato Gustave Le Bon scriveva: “Le folle non possono mai compiere azioni che richiedono un alto grado di intelligenza e sono sempre intellettualmente inferiori a un individuo isolato.”; Aristotele pensava: “Può darsi in effetto che i molti, pur se singolarmente non eccellenti, qualora si raccolgano insieme, siano superiori a loro, non presi singolarmente, ma nella loro totalità, come lo sono i pranzi comuni rispetto a quelli allestiti a spese di uno solo.”.

 

 

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Indipendentemente da cosa si creda in merito, la Wisdom of the Crowd porta a risultati concreti e decisamente interessanti.

Sir Francis Galton, statistico vissuto nel XIX secolo, osservò come le previsioni operate da una folla fossero più precise di quelle dei suoi componenti. Ad una gara di stima del peso, Galton notò come la mediana dei valori dati dagli 800 partecipanti fosse accurata all’un percento.

Questa intuizione ha ispirato altri studiosi che hanno iniziato ad analizzare le decisioni della massa con strumenti statistici. Quello che oggi sappiamo è che la capacità decisionale di una folla è migliorata dall’annullamento del rumore di fondo, delle imperfezioni e i pregiudizi dei singoli individui, che si cancellano vicendevolmente. Si può osservare come questa sia in realtà la forza stessa fondante della democrazia.

Capacità collettive analoghe sono riscontrabili anche in altre specie animali quali il Golden Shiner, un pesce originario del Nord America. Questo pesce ama le zone ombrose e muovendosi in banchi riesce ad ottimizzare i suoi movimenti per raggiungere l’ombra e cibo, condividendo le conoscenze dei singoli individui e muovendosi all’unisono.

 

Le applicazioni di questo potenziale nell’era dell’informazione sono notevoli e non possono essere ignorate. Siti quali Wikipedia, Quora e Yahoo Answer! si avvalgono della Wisdom of the Crowd per trovare soluzioni a problemi o condividere conoscenza, spesso con successo.

L’esperienza dei singoli è messa confronto, ripulita dal rumore di fondo e sintetizzata in una forma migliore di quella di partenza. Rimangono ancora valide e interessanti molte critiche negative a questi progetti, che spesso non sono in grado di correggere alcuni errori, rivelando la sua fallibilità. Si tratta comunque di un’applicazione relativamente nuova della saggezza collettiva, che può migliorare.